Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, non è solo politica. Il fastoso villaggio natalizio allestito sui giardini di Castel Sant'Angelo ospita anche numerose "casette" dove si possono scoprire le varie realtà del partito.
Poco dopo aver varcato le soglie di Atreju, proprio all'ingresso, spicca lo stand de La Voce del Patriota, quotidiano online ideato da gruppo di ormai ex ragazzi che avevano militato nelle fila di Azione Giovani e che avevano partecipato come delegati al congresso di Trieste di Fratelli d'Italia del 2017 quando Giorgia Meloni lanciò il suo appello ai patrioti. Un gruppo che decise "di mettersi in prima linea in quella seconda fase del partito, con un esperimento mediatico", ci spiega il direttore Ulderico De Laurentiis che descrive il suo giornale come "un media digitale di parte, ma non di partito". La Voce del Patriota, aggiunge De Laurentiis, "è un’entità editoriale che si configura come una barricata intellettuale mobile: 'militante' nella genesi e negli scopi, ma paradossalmente più libera dei colossi mainstream proprio in virtù della sua auto-emarginazione dalle logiche del finanziamento pubblico all'editoria sostituito dall'autofinanziamento attraverso lavori di service nella comunicazione, consulenze editoriali e native advertising". Nelle vicinanze, oltre alla 'casetta' del movimento giovanile Gioventù Nazionale, si trova anche quella di Ecr, il gruppo dei Conservatori a cui appartiene Fratelli d'Italia. "Da mercoledì arriveranno anche molti europarlamentari", ci dicono i ragazzi che accolgono i passanti invitandoli a iscriversi alla newsletter per avere la possibilità di girare una piccola "ruota della fortuna" che dà diritto a vincere uno dei gadget targati Ecr: sciarpa, borraccia, penna o un'agenda.
Ma, oltre alla già nota pista di pista di pattinaggio, il villaggio natalizio della destra italiana accoglie numerose casette dove si possono mangiare i prodotti enogastronomici tipici delle varie Regioni italiane: dalla porchetta di Ariccia ai taralli pugliesi, dal caciocavallo impiccato al vin brule e tanto altro ancora. Poi, come di consueto, c'è la 'casetta' dove si possono acquistare libri sulla destra italiana e sui nuovi punti di riferimento culturali come Charlie Kirk, il 32enne statunitense trumpiano ucciso dall'odio politico. E ancora: "Belle ciao!" dell'ex deputata Barbara Saltamartini, volume presentato due giorni fa nel corso del dibattito sul femminismo con Anna Paola Concia e "Non diamoci del tu", libro sulla giustizia scritto da Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi che sarà presentato nei prossimi giorni.
Atreju, infine, ospita molte realtà del Terzo Settore tra cui la comunità incontro fondata dal compianto don Pierino Gelmini per aiutare i ragazzi che combattono per sconfiggere la tossicodipendenza. "L'anno scorso due ragazzi hanno scoperta questa realtà a partire da uno dei gadget che offriamo gratuitamente ai passanti", ci dice chi gestisce il gazebo. Ma non solo. Un'altra 'casetta' è adibita per 'Dsa Stud maps', una cooperativa sociale composta da psicologi e pedagogisti che promuove una didattica inclusiva per studenti con Dsa/Bes. E, infine, la Protezione Civile condivide la casetta insieme alla onlus MO.D.A.V.I., Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano.

