"L'Europa cambi passo su semplificazione e competitività". La lettera di 19 Paesi ai vertici Ue

Scritto il 22/10/2025
da Lorenzo Grossi

Il gruppo degli Stati membri capitanato da Italia, Francia e Germania chiede a gran voce a Parlamento, Consiglio e Commissione europea di accelerare i tempi a favore dello sblocco del mercato unico e, di conseguenza, della riduzione della burocrazia

Italia, Germania e Francia e altri 16 Paesi membri dell'Unione europea chiedono a Bruxelles un cambio di passo nella semplificazione. In una lettera indirizzata ai vertici Ue si sottolinea come "la semplificazione è competitività", citando Mario Draghi, e sul fronte normativo si evidenzia la necessità di "tre passaggi: rivedere, ridurre, limitare". I 19 Stati chiedono anche "un autocontrollo nella produzione di nuove norme", un Consiglio europeo straordinario sulla competitività a febbraio e un continuo aggiornamento sulla materia da parte della Commissione Ue a partire già dal summit dei 27 di domani. A firmare la missiva - oltre a Giorgia Meloni, Friedrich Merz e Emanuel Macron - sono stati i leader di Austria, Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Polonia, Svezia, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Lituania, Paesi Bassi e Portogallo.

"Siamo molto chiari: il nostro acquis comunitario è la chiave per sbloccare i vantaggi del mercato unico, compresi i servizi, l'energia, le telecomunicazioni, i servizi finanziari, il risparmio e gli investimenti - si legge sempre nella lettera -. L'integrazione del mercato unico equivale a crescita e la Commissione europea dovrebbe perseguire con altrettanta determinazione la sua strategia per il mercato unico quanto dovrebbe ridurre la burocrazia". Nella missiva si chiede inoltre "una revisione sistematica di tutte le normative Ue per individuare le norme superflue, eccessive o squilibrate e dobbiamo esaminare l'intero acquis delle norme Ue per determinare se sono ancora adeguate allo scopo".

"Chiediamo la riduzione del corpus normativo e lo smantellamento delle norme obsolete, pur mantenendo gli obiettivi politici, gli standard pertinenti e l'integrità del mercato unico. Ciò richiede un flusso costante di proposte omnibus da parte della Commissione europea per tutta la durata del suo mandato", si legge ancora nel testo. Tutto questo richiede di "sfruttare appieno il potenziale della digitalizzazione per migliorare l'efficienza. Richiede anche il coraggio di ritirare del tutto la legislazione superflua". Per volere essere ancora più precisi, i 19 Paesi indicano come esempi quelli di "lanciare un nuovo prodotto, costruire una fabbrica o espandere le reti energetiche" per cui la Commissione europea deve presentare rapidamente nuove iniziative per accelerare le procedure di pianificazione e approvazione a livello dell'Ue.

"Sull'investire o acquistare un'azienda, chiediamo la modernizzazione del diritto della concorrenza dell'Ue e l'accelerazione delle procedure di controllo delle concentrazioni e degli aiuti di Stato a livello dell'Ue". La riduzione della burocrazia si rivela poi "una questione di massima priorità ed è urgente. Nella nostra prossima riunione del Consiglio europeo alla fine di ottobre dovremmo distribuire incarichi di lavoro specifici per impostare il nuovo corso". La lettera chiede in conclusione ai colegislatori, al Consiglio e al Parlamento europeo di "agire in modo più deciso e accelerare il ritmo di adozione di tutti gli atti giuridici che contribuiscono alla realizzazione della nostra agenda comune in materia di semplificazione e competitività".