Una storia a dir poco scioccante quella che arriva da Prato, dove un cittadino straniero aveva cominciato a seminare il terrore, aggredendo e sfregiando alcune donne incontrate per strada. Almeno sette gli episodi contestati. Adesso il soggetto si trova ricoverato in una struttura perché giudicato incapace di intendere e di volere.
Stando a quanto riferito sino ad ora, l'ultimo caso risale alla serata di sabato 6 dicembre. Lo straniero, un 20enne marocchino, si è imbattuto nella sua ultima vittima in piazza delle Carceri a Prato. La donna, una 30enne di nazionalità italiana, è stata aggredita e sfregiata al volto dal nordafricano, armato di un coccio di bottiglia. Dopo l'allarme e il sopraggiungere dei soccorsi, la 30enne è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano, dove è stata medicata.
Dai controlli effettuati dagli inquirenti è emerso che il 20enne non era nuovo a simili comportamenti. Si contano, infatti, altri sei episodi dello stesso genere, sempre perpetrati contro donne di nazionalità italiana. Un altro episodio, infatti, risale a mercoledì, quando il giovane ha assalito una 64enne."Attorno alle 18.00, mia madre è stata scaraventata a terra in via Garibaldi da un balordo. È stato un gesto violento e senza alcun fine, perché l'uomo non era interessato a derubarla, ma solo a colpirla per farle del male", ha raccontato a La Nazione la figlia della vittima. La 64enne ha riportato una frattura al gomito.
Tornando indietro, ossia al 4 settembre, c'è un altro episodio di aggressione, stavolta ai danni di una giovane donna, in via Santa Trinita. Una situazione fuori controllo, che ha infine portato al ricovero forzato del 20enne marocchino, giudicato mentalmente instabile. A quanto pare si tratta di un soggetto in regola con il permesso di soggiorno, quindi autorizzato a restare nel Nostro Paese.
"Certi episodi fanno riflettere: non puoi camminare rilassata in centro senza rischiare un'aggressione. C'è sempre da avere paura e questo non è assolutamente accettabile a Prato, come in qualsiasi città del mondo", ha concluso con amarezza la figlia della 64enne.

