Una storia che ha dell’incredibile quella di Andrea Canessa, cittadino grossetano costretto a muoversi su una sedia a rotelle semi-elettrica a seguito di un grave incidente avvenuto otto anni fa. Lo scorso 24 luglio, mentre cercava di prendere una boccata d’aria serale lungo via Giusti, viene travolto da un’auto pirata che lo colpisce da dietro e si dà alla fuga. Due mesi dopo, la beffa: una multa da 42 euro notificata dalla Polizia Municipale, con l'accusa di essersi mosso sulla carreggiata invece che sul marciapiede.
L’incidente
Era circa le 22:40 quando Andrea, come di consueto, usciva per un breve giro serale. A causa delle condizioni impraticabili del marciapiede, pieno di tombini e privo di rampe adeguate, era stato costretto a spostarsi lungo il margine destro della strada. "Se avessi provato a passare di là, mi sarei cappottato. Non c’era altra scelta", ha raccontato al Corriere della Sera.
Improvvisamente, un’auto lo ha colpito lateralmente, facendolo cadere rovinosamente sull’asfalto insieme alla carrozzina. Il conducente non si è fermato. Andrea è stato aiutato da un altro automobilista di passaggio, che ha prestato i primi soccorsi.
Le conseguenze fisiche
Nonostante l’assenza di fratture gravi, Andrea ha riportato forti dolori muscolari e si è recato al pronto soccorso il giorno dopo. "Faccio fatica a sollevare le braccia. La mia mobilità era già ridotta, ora lo è ancora di più", racconta. I dolori persistono a distanza di mesi, con un peggioramento evidente nella sua autonomia.
Il conducente trovato, ma nega l’impatto
A distanza di quindici giorni dall’incidente, il conducente dell’auto è stato identificato, ma ha fornito una versione opposta: per lui non ci sarebbe mai stato alcun impatto. Andrea commenta con amarezza: "Probabilmente non si è nemmeno accorto di avermi colpito e scaraventato a terra".
La multa e lo sconcerto
La parte più assurda di questa vicenda arriva due mesi dopo, quando Andrea riceve una raccomandata con un verbale della polizia municipale: 42 euro di multa per infrazione all’articolo 190 del Codice della Strada. Il motivo? Viaggiava sulla carreggiata “nonostante l’esistenza del marciapiede, munito anche degli scivoli per salita e discesa”.
Una dichiarazione che Andrea smentisce con fermezza. "Gli scivoli non ci sono o sono inutilizzabili. Quella strada è un percorso a ostacoli. Su una sedia a rotelle è pericoloso anche solo provarci. Rischi di ribaltarti, e io questo rischio non posso permettermelo".
Un paradosso che solleva domande
La vicenda di Andrea Canessa riaccende i riflettori sulle barriere architettoniche e sulla scarsa attenzione alla mobilità delle persone disabili. Ma anche sull’applicazione rigida di norme che ignorano la realtà urbana e la sicurezza dei cittadini più fragili. Mentre la burocrazia sanziona chi tenta semplicemente di spostarsi in sicurezza, resta l’amaro paradosso: travolto da un’auto pirata, Andrea è l’unico a essere stato multato.

