AGI - “Casa Pertini Voltolina riapre finalmente le sue porte, diventando luogo pubblico di memoria, cultura e identità repubblicana. È con grande orgoglio che accolgo l'inaugurazione del 3 luglio, frutto anche della mozione che ho presentato in Aula Giulio Cesare per valorizzare e restituire ai cittadini un patrimonio simbolico di inestimabile valore”, dichiara la consigliera capitolina del Pd Antonella Melito, promotrice della mozione per la rigenerazione e l'apertura al pubblico della storica residenza romana del Presidente Sandro Pertini e della moglie Carla Voltolina, situata in cima a Palazzo Castellani, in Piazza della Fontana di Trevi 86.
“La scelta di Pertini di vivere in quella mansarda invece che al Quirinale racconta più di mille discorsi il suo senso di sobrietà, prossimità al popolo e rigore morale. Quegli spazi, rimasti silenziosi per oltre vent'anni, oggi tornano a vivere grazie a un accordo tra Roma Capitale e gli Stati Generali del Patrimonio Italiano. È un atto di restituzione affettiva e civile che coniuga storia, memoria e accessibilità”, prosegue.
“Casa Pertini Voltolina sarà parte dell'itinerario nazionale delle “Città Presidenziali” ed è la prima residenza privata di un Presidente della Repubblica a essere aperta al pubblico. Al suo interno sarà possibile scoprire oggetti personali, documenti, opere d'arte e le celebri pipe del Presidente, che raccontano la dimensione più umana e autentica di due figure straordinarie della nostra storia repubblicana”, aggiunge.
“La memoria democratica ha bisogno di luoghi reali, vissuti, capaci di parlare alle nuove generazioni. Oggi facciamo un passo concreto in questa direzione. È una bella pagina per Roma e per il Paese”, conclude.
Sul tema e' intervenuto anche Ivan Drogo Inglese, Presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano: “Desidero esprimere la mia profonda gratitudine al Sindaco Roberto Gualtieri, all'Assessore Tobia Zevi e all'intera Assemblea Capitolina che, grazie all'iniziativa della Consigliera Antonella Melito, hanno voluto manifestare un convinto e concreto sostegno al progetto promosso dagli Stati Generali del Patrimonio Italiano.
L'inaugurazione si inserisce in un contesto particolarmente significativo: l'iniziativa Felicittà, attraverso la quale Roma Capitale spalanca simbolicamente le porte del proprio patrimonio, restituendolo ai cittadini come luogo vivo di memoria, cultura e identità condivisa”.