Emma bonino dimessa dall'ospedale: ecco come sta

Scritto il 08/12/2025
da Roberta Damiata

Il partito +Europa ha annunciato il suo rientro a casa, ricordando l’importanza della sua voce nel dibattito all'interno dell'Ue

Dopo una settimana di ansia e di attesa, Emma Bonino è finalmente rientrata nella sua abitazione. La leader di +Europa è stata dimessa dall’ospedale San Filippo Neri di Roma, dove era ricoverata da lunedì scorso. A darne notizia è stato lo stesso partito, che sui social ha condiviso un messaggio: "Siamo felici di annunciare che Emma è tornata a casa e che le sue condizioni sono stabili".

Nel post, +Europa ha voluto anche ricordare il valore della sua voce in un momento particolarmente complesso per il continente europeo. "Il nostro Paese ha ancora bisogno della sua visione, della sua forza e della sua determinazione", si legge nel messaggio, accompagnato da un passaggio di un’intervista del 2019 in cui Bonino sottolineava: "L’Europa che non ci piace è tutta l’Europa che manca e che dobbiamo costruire". Parole che, secondo il partito, oggi risuonano più attuali che mai.

Il ricovero in codice rosso

La politica, 76 anni, era stata colpita da un malore improvviso domenica 30 novembre, tanto da rendere necessario un ricovero in codice rosso presso l’ospedale Santo Spirito. Le prime ore erano state le più delicate: Bonino aveva trascorso la notte in terapia intensiva, mentre medici e familiari vivevano momenti di forte apprensione.

Fonti vicine alla Bonino, avevano precisato subito che non si trattava di una recidiva del tumore contro cui Bonino aveva combattuto nel 2015, ma di un problema metabolico, che richiedeva un monitoraggio specifico. Proprio per questo, il giorno successivo, i medici avevano disposto il trasferimento nella Stroke Unit del San Filippo Neri, ritenuta la struttura più adeguata per gestire la sua condizione clinica.

I primi segnali positivi

Nei primi momenti si era parlato anche di una possibile insufficienza respiratoria, ipotesi che aveva ulteriormente alimentato l’allarme. Tuttavia, già nelle ore successive era arrivata qualche notizia rassicurante: Bonino era vigile, rispondeva alle cure e mostrava un progressivo miglioramento. Chi l’aveva incontrata in ospedale aveva raccontato di averla vista lucida e in discrete condizioni, pur nella fragilità del momento.

Gli aggiornamenti positivi sono continuati nei giorni seguenti, fino a culminare nella decisione dei medici di autorizzare le dimissioni. Una scelta che conferma la stabilizzazione del quadro clinico e la possibilità di proseguire la convalescenza in un ambiente familiare.

Una figura ancora centrale nel dibattito pubblico

La notizia del suo ritorno a casa è stata accolta con sollievo non solo dal mondo politico, ma anche dai tanti cittadini che in questi anni hanno riconosciuto a Bonino coraggio, coerenza e determinazione. La sua lunga battaglia per i diritti civili, per l’integrazione europea e per le libertà individuali l’ha resa una delle figure più autorevoli e ascoltate del panorama italiano.

Per questo, anche nei giorni del ricovero, molti avevano voluto esprimere vicinanza e affetto, sottolineando come la sua assenza si fosse fatta sentire nel dibattito pubblico. Oggi, con il ritorno a casa e il quadro clinico stabilizzato, la preoccupazione lascia spazio alla speranza di un pieno recupero.