Allegri si gode la vetta con Leao e... Gimenez

Scritto il 21/10/2025
da Franco Ordine

Coraggio, coesione, senso di responsabilità e il messicano che procura il secondo rigore di fila

A vedere la rinascita di Rafa Leao con il Milan salito sul tetto del campionato, viene da pensare che c'è ancora vita dentro il calcio italiano rimasto a secco di gol e forse anche di campioni di cui innamorarsi. La sosta ha lasciato segni inequivocabili sulla salute e sulla resa di quasi tutti a conferma che soltanto la prossima riforma - accorpare le interruzioni - potrà mettere fine a questa strage di innocenti. Rileggendo le parole di Saelemaekers si intuisce meglio la metamorfosi avvenuta dentro i cancelli di Milanello e non soltanto perché molti inquilini sono cambiati rispetto a un anno fa e un nuovo ordine rossonero è stato introdotto (grazie ad Allegri). Ha raccontato il belga: "Quando é finita la partita di Torino abbiamo detto a Rafa che qualsiasi cosa sarebbe successa, noi saremmo stati dietro di lui. Vederlo passare da un momento cosi difficile, tornare in campo e fare questa partita, bisogna dirgli solo bravo". Eppure risulta riduttivo configurare il successo sulla Fiorentina come esclusivo premio al riscatto del grande assente reclamato per settimane: cosa fa Leao, ma davvero può giocare centravanti, non è il tipo che fa al caso del Milan, eccoli i quesiti e i giudizi che si sono inseguiti durante la sosta. Poi capita che proprio Rafa prenda il coraggio di osare da 25 metri come fanno i bomber di razza e quando arriva quel rigore via Var allora non sfugge alla consegna proveniente dalla panchina e fa centro dimostrando di avere anche un cuore. Va bene tutto, la formazione di un gruppo sano e coeso, l'introduzione di una solidità inattesa, ma poi servono nelle curve della stagione - con sei assenti - anche coraggio e senso di responsabilità.

Alla fine è cosa buona e giusta però segnalare anche il contributo di Santi Gimenez che appena sbarcato dal lungo viaggio, si infila senza timore nella boscaglia viola per procurarsi il secondo rigore consecutivo, segno che dev'esserci sempre là dove c'è bisogno. E qui sulle polemiche scatenate dal fronte fiorentino ci sono una serie di riflessioni da fare. Rocchi, il designatore, ha assolto sia Marinelli l'arbitro, che Abisso il varista perché sotto la lente d'ingrandimento del monitor non è finita la manata di Parisi sul volto del messicano, bensì la trattenuta sul collo della maglietta che ha fatto perdere l'equilibrio all'attaccante. Di qui, secondo la Can, la giusta segnalazione del dettaglio sfuggito all'arbitro che ne ha valutato solo l'impatto della manata sanando così anche l'aspetto regolamentare del protocollo. Poi Gimenez ha rischiato grosso dimenandosi con Ranieri che lo bacchettava per la sceneggiata.