E la Juve lo rimpiange mentre Tudor vacilla

Scritto il 21/10/2025
da Domenico Latagliata

Da Spalletti a Palladino c'è già la fila. Il "Times": club decaduto. E domani il Real

La Juventus si è guadagnata la copertina del Times. Peccato lo abbia fatto per i propri demeriti, saltati all'occhio anche oltre Manica dove è stata accomunata al Manchester United: due nobili decadute e non più super potenze. "Se si prende lo United come modello si legge sul foglio inglese - la Juventus contemporanea regge il confronto: ha attraversato più cambi di gestione negli ultimi cinque anni rispetto al Manchester e ha lo stesso magro bottino di titoli nazionali: i due trionfi in Coppa Italia del 2021 e del 2024". Che pare consuntivo insufficiente, ecco. E che, considerato come stanno andando oggi le cose, difficilmente sarà migliorato a breve. Peraltro, la vittoria della Coppa Italia 2024 era arrivata con in panchina Allegri, all'epoca già sull'uscio di porta dopo non essere mai entrato in sintonia (eufemismo) con l'allora direttore generale Giuntoli.

Ecco: oggi Allegri guarda tutti dall'alto in basso in campionato dopo essere tornato a pilotare il Milan, Giuntoli si gode la buonuscita di poco inferiore al milione che gli è stata elargita non troppi mesi fa e la Juve è ancora lì che balbetta. Con Tudor che comincia a sentire scricchiolare la panchina e giorni pesantissimi in arrivo, tra la trasferta di domani a Madrid contro il Real e quella di domenica a Roma contro la Lazio: i nomi dei possibili sostituti hanno già cominciato a girare (Spalletti, Mancini e Palladino, senza escludere la pista estera) e nel frattempo sono saltati fuori anche parallelismi con il bilancio ottenuto da Thiago Motta nelle prime nove partite della stagione passata. Ebbene, l'ex centrocampista (tuttora a libro paga fino al 2027, stessa scadenza di Tudor) aveva fino a questo punto ottenuto 5 vittorie e 4 pareggi (13 punti in serie A e 6 in Champions), mentre il croato ha raccolto tre vittorie, cinque pareggi e una sconfitta (12 punti in campionato e due in Europa).

Svoltare diventa insomma obbligatorio, ma certo le voci non aiutano al pari di rapporti che non sembrano più ottimali tra l'ad in pectore Comolli e lo stesso Tudor, infastidito per esempio anche dal recente arrivo in società di Darren Burgess, nuovo responsabile delle perfomance che strada facendo dovrebbe interfacciarsi con l'attuale staff del croato. Il clima è insomma diventato pesante e la squadra ha perso certezze, non essendo stati identificati punti di riferimento precisi cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà: domani e domenica, a Madrid e Roma, farà davvero molto caldo.