"La lotta armata è legittima". È bufera sul consigliere del Pd: "Hamas non è l'Isis"

Scritto il 22/10/2025
da Francesca Galici

Il Consigliere del Municipio 7 difende la sua posizione ma è polemica: "Nel diritto internazionale umanitario, questo atteggiamento ricade negli atti terroristici, non di lotta legittima"

È scoppiata la polemica sulle parole di Alessandro Corti, consigliere comunale del Municipio 7 di Milano, che in un reel pubblicato sui social ha dichiarato "la lotta armata è legittima sulla base del diritto internazionale. Che sia fatta da socialisti o islamisti è sempre lotta armata. Io l'ho capito che a tutti voi razzisti parte l'embolo appena sentite parlare in arabo, subito 'islamista, islamista di qua e di là'. Signori, non è la stessa cosa: Hamas non è uguale all'Isis. Punto. Lo dice la storia di quella regione. Dovete imparare, andate a studiare, siete solo degli ignoranti. Ci credo che poi è facile intortarvi, riempirvi di tasse. Vi fate intortare perché siete degli ignoranti".

Così il consigliere dice nel suo video, aggiungendo che "poi uno può essere d'accordo o no a livello politico sui posizionamenti di Hamas o un gruppo come Hamas. Questo è legittimo, ma non significa delegittimare la lotta armata, che è legale dal punto di vista del diritto internazionale". Nella didascalia di quel video, il consigliere specifica: "Ripetiamo insieme: la lotta armata su territorio illegalmente occupato è legittima sulla base del Diritto internazionale, dalla carta dell'Onu del 1945 alle sentenze della Corte di Giustizia Internazionale". A seguito delle polemiche, Corti ha pubblicato un altro video in cui si rivolge direttamente alla "Destra" che "continua ad attaccarmi e strumentalizzare le mie parole".

Corti, presentandosi come "studioso di diritto internazionale" che ha "lavorato con la Corte Penale internazionale" sostiene di aver espresso un concetto ovvio: "Il diritto internazionale consente, in tutto il mondo, la resistenza, anche armata, dei popoli sotto occupazione militare straniera. Non ho espresso nessun giudizio né politico né morale su nessun gruppo armato, ma ribadito un concetto giuridico che vale in tutto il mondo". È assurdo, dice in un altro passaggio, "fare polemica con un giurista che ha semplicemente esplicitato uno dei cardini del diritto internazionale. Se volete attaccare qualcuno attaccate chi il diritto internazionale lo viola, non chi chiede che venga rispettato".

Ma dal centrodestra non concordano con il consigliere del Municipio 7: Marco Bestetti, consigliere regionale di Fratelli d'Italia e già presidente di quello stesso Municipio, sostiene che il consigliere Corti "è riuscito a superarsi legittimando la lotta armata di un'organizzazione terroristica e criminale come Hamas". E rivolgendosi all'attuale presidente di quel Municipio invita a "espellere questo triste personaggio, che infanga le nostre istituzioni con frasi gravissime e inaccettabili".

A Corti è arrivata anche la replica di Federica Valcauda, tesoriera nazionale di Europa Radicale, la quale sottolinea che "Hamas non gode di riconoscimento giuridico come ‘movimento di liberazione’, perché i suoi atti includono crimini contro civili. Anche contro i civili palestinesi". Quando ha vinto le elezioni, ha aggiunto Valcauda, Hamas avrebbe dovuto costruire lo Stato palestinese ma "'l'obiettivo è stato un altro: creare una dittatura. Quindi, nel diritto internazionale umanitario, questo atteggiamento ricade negli atti terroristici, non di ‘lotta legittima’".