Il figlio di Trump. "Basta guerra. Stufi di pagare"

Scritto il 08/12/2025
da Valeria Robecco

Zelensky continua a trattare. E sente Meloni

Donald Trump potrebbe abbandonare il processo di pace per porre fine alla guerra in Ucraina. A lanciare un duro avvertimento a Kiev è il figlio maggiore del presidente americano, Don Jr, il quale in una lunga invettiva contro il proseguimento dei combattimenti non esclude la possibilità che il padre si ritiri dai negoziati, visto che è una delle persone più imprevedibili in politica. Trump Jr. non ricopre alcun ruolo ufficiale nell'amministrazione Usa, ma è una figura chiave del movimento Maga, e durante una conferenza a Doha ha sottolineato che Volodymyr Zelensky sta prolungando la guerra perché è consapevole che se finisse non vincerebbe mai le elezioni, oltre a sostenere che i ricchi ucraini sono "corrotti" e hanno scaricato il loro Paese, lasciando quella che ritengono la "classe contadina" a combattere.

Il first son ha anche criticato duramente l'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri, Kaja Kallas, spiegando che le sanzioni europee non funzionano perché hanno semplicemente aumentato il prezzo del petrolio, con il quale la Russia può finanziare la guerra. E ha assicurato che gli Stati Uniti non saranno più "gli ingenui con il libretto degli assegni", lasciando intravedere la possibilità di una fine degli aiuti militari a Kiev. "Per anni gli americani hanno firmato gli assegni. L'opinione pubblica ora non ha più voglia", ha detto. Poi, ha ribadito che l'Ucraina è più corrotta della Russia e Zelensky è il maggior venditore della storia.

Il leader ucraino ha sentito al telefono gli inviati di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, che hanno parlato per giorni a Miami con il suo capo negoziatore Rustem Umerov. "Sono grato per una discussione molto mirata e costruttiva", ha scritto su X, precisando che hanno "affrontato molti aspetti e i punti chiave che potrebbero garantire la fine dello spargimento di sangue ed eliminare la minaccia di una nuova invasione russa". L'Ucraina "è determinata a continuare a collaborare in buona fede con la parte americana per raggiungere una vera pace - ha aggiunto - Abbiamo concordato i prossimi passi e i formati per i colloqui con gli Usa". Secondo fonti citate da Axios, la telefonata è durata due ore e ha riguardato le garanzie di sicurezza e i territori, e proprio quest'ultimo nodo è stato difficile. La Russia continua a chiedere che l'Ucraina si ritiri dalle aree del Donbass che controlla, ma gli Stati Uniti stanno cercando di perseguire nuove idee per trovare una soluzione. Sulle garanzie di sicurezza ci sono stati progressi, hanno precisato le fonti, ma un ulteriore lavoro è necessario per assicurare che ambedue le parti interpretino la bozza in modo simile.

Oggi Zelensky incontrerà il premier britannico Keir Starmer a Londra, e secondo l'Independent vedrà anche i leader di Francia e Germania. Palazzo Chigi ha fatto sapere che il leader ucraino ha avuto una conversazione telefonica con la premier Giorgia Meloni, in vista del viaggio che vedrà Zelensky anche a Roma. "Grazie a Giorgia Meloni per la grande attenzione agli sforzi diplomatici per raggiungere la pace", ha detto Zelensky, annunciando che l'Italia consegnerà nei prossimi giorni nuove attrezzature per il settore energetico. Mentre l'inviato speciale uscente di Trump per il dossier, Keith Kellogg (che dovrebbe lasciare l'incarico a gennaio), ha affermato che un accordo per porre fine alla guerra è "davvero vicino" e ora dipende dalla risoluzione di due principali questioni in sospeso: il futuro del Donbass e la centrale nucleare di Zaporizhzhia.